
Da tempo non riceviamo più supporti:
né cibo, né carburante, né munizioni, né, soprattutto, notizie da
Stalin ad illuminarci. Anche il solo tenere la posizione si sta
facendo dura, così oggi abbiamo avuto l’ordine da parte del
Maresciallo Zukov di ripiegare in buon ordine: la mia compagnia,
sotto la guida di Azi dovrà avere il ruolo di avanscoperta, in
direzione Odessa, dove dovremmo riprendere i contatti con la
madrepatria.
Del resto, in tempi non sospetti, il
lungimirante e saggio compagno Stalin aveva ben dichiarato che il
Comunismo si sarebbe dovuto realizzare in un solo Paese: le eretiche
teorie del traditore Trotsky sulla continua espansione della
Rivoluzione sono sempre state folli!
Ci mettiamo dunque in moto: un carro
T34 guidato dal Kokkinaki, il side car con i nostri tiratori scelti
Vasilij e Ludmilla, tre camion di soldati, tutti agli ordini del
Maggiore Azi e tutti devoti al Comunismo altrimenti sparo.
Dal diario del commissario del popolo Jakov Pavlov
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